Una Svolta Verde: L’Approvazione della Direttiva Europea sulle Case Green

Una Svolta Verde: L’Approvazione della Direttiva Europea sulle Case Green

La marcia verso un futuro più sostenibile ha raggiunto un importante traguardo con l’approvazione definitiva della direttiva europea sulle “case green”.

La direttiva, proposta dalla Commissione Europea alla fine del 2021, ha incontrato diverse resistenze lungo il suo cammino. Tuttavia, dopo un acceso dibattito e un accordo preliminare raggiunto con il Parlamento Europeo lo scorso dicembre, ha ricevuto il consenso unanime dagli Stati membri, ad eccezione dell’Italia e dell’Ungheria che hanno espresso voto contrario, e della Repubblica Ceca, Croazia, Polonia, Slovacchia e Svezia che si sono astenute.

Obiettivi Ambiziosi

La direttiva mira a rendere il parco immobiliare dell’Unione Europea completamente a emissioni zero entro il 2050. Per raggiungere questo obiettivo, la normativa introduce una serie di disposizioni riguardanti sia gli edifici nuovi che quelli esistenti.

A partire dal 2030, tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere costruiti per essere a emissioni zero, mentre per gli edifici pubblici lo standard si applicherà già dal 2028. Inoltre, la direttiva prevede obiettivi ambiziosi per le ristrutturazioni, con almeno il 16% degli edifici, sia residenziali che pubblici, con le peggiori prestazioni da ristrutturare entro il 2030 e il 26% entro il 2033 per gli edifici pubblici, per quelli residenziali il 20-22% entro il 2035.

L’installazione di pannelli solari si sta profilando come un elemento essenziale per le nuove costruzioni pubbliche, con un’implementazione graduale prevista tra il 2026 e il 2030.

Addio alle Caldaie a Gas: Un Passo verso un Futuro più Pulito

I paesi dell’Unione Europea avranno tempo fino al 2040 per eliminare completamente le caldaie alimentate da combustibili fossili, segnando così una svolta significativa verso fonti di energia più sostenibili.

Flessibilità ed Esenzioni: Adattare la Direttiva alle Specificità Locali

I governi avranno la facoltà di esentare da alcuni vincoli della nuova direttiva gli edifici storici, quelli agricoli, le chiese, i luoghi di culto e gli immobili a uso militare. Questa flessibilità consentirà di adattare la normativa alle specificità locali e garantire un processo di transizione più agevole per tutte le parti coinvolte.

L’attuazione di queste misure comporterà costi significativi. Si stima che per ogni unità abitativa, gli investimenti necessari possano variare tra i 35.000 e i 60.000 euro, con un impatto maggiore sui paesi del sud Europa, inclusa l’Italia, a causa della vetustà del patrimonio immobiliare.

Il Ruolo degli Stati Membri e i Finanziamenti

Una volta pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE, la direttiva entrerà in vigore dopo venti giorni, dando agli Stati membri due anni di tempo per integrarla nei loro ordinamenti nazionali. Ogni paese dovrà elaborare un piano dettagliato per la riduzione dei consumi energetici e stabilire strategie per raggiungere gli obiettivi fissati.

Tuttavia, la questione dei finanziamenti rimane un punto critico. La Commissione Europea stima che entro il 2030 saranno necessari 275 miliardi di euro di investimenti annuali per la ristrutturazione degli edifici, ma al momento non sono previsti finanziamenti dedicati. Gli Stati membri potranno attingere ai fondi già disponibili, come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e il Fondo Sociale per il Clima, ma senza possibilità di accedere a risorse aggiuntive.

Secondo una ricerca condotta da Il Sole 24 Ore, si è cercato di valutare l’impatto finanziario che i lavori necessari per adeguare le abitazioni agli obiettivi stabiliti entro il 2033 avranno sulle famiglie. Questo impatto varierà naturalmente in base alle caratteristiche specifiche degli immobili, ma si stima che possa oscillare tra i 20.000 e i 55.000 euro circa.

Conclusioni

L’approvazione della direttiva sulle “case green” rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità ambientale nel settore immobiliare europeo. Tuttavia, il successo di questa transizione dipenderà dalla volontà degli Stati membri di tradurre queste ambiziose disposizioni in azioni concrete, affrontando sfide economiche e sociali e assicurando un futuro più verde per le generazioni a venire.

 

Alessandra Galeno

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